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Il Piemonte Nord verso un nuovo equilibrio post-pandemico?

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Questa mattina presso la sede dell’Ente Bilaterale Turismo a Verbania è stato presentata l’indagine semestrale del Centro Studi sul Terziario del Piemonte Nord condotta dal professor Alessandro Minello, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che fotografa la situazione delle imprese e dei lavoratori del Terziario della provincia del VCO.

Presente per in qualità di inviato per La Gazzetta del Novarese, Riccardo Reina, che è anche presidente dell’Associazione Vibra, specializzata nella realizzazione di Video per la promozione del Commercio e Turismo.

Di seguito un estratto che troverete in versione integrale in fondo all’articolo.

Il settore terziario del Piemonte Nord ha registrato una performance negativa nel 2022, con una flessione del -0,8% rispetto al 2021. Questo risultato è dovuto a una serie di fattori, tra cui il conflitto russo-ucraino, la scarsità di materie prime e semilavorati, l’aumento dell’inflazione e il rallentamento post-Covid 19.

Il calo è stato più accentuato nel commercio, che ha perso il 2,4% delle imprese. Il turismo ha registrato un calo del 0,7%, mentre i servizi sono cresciuti dello 0,7%.

Le società di capitali hanno continuato a crescere nel terziario, con un aumento del 2,5%. Le ditte individuali, invece, hanno registrato una flessione del 2,7%.

La domanda di lavoro nel Piemonte Nord è cresciuta del 4,5% nel 2022, ma il ritmo di crescita è stato più lento rispetto al primo semestre. Il terziario ha registrato una crescita del 5,1%, mentre l’industria e l’agricoltura hanno registrato un aumento rispettivamente del 1,0% e del -0,8%.

In conclusione, il settore terziario del Piemonte Nord ha registrato una performance negativa nel 2022, in linea con la tendenza nazionale. I fattori che hanno contribuito a questo risultato sono la congiuntura economica globale, la guerra in Ucraina e il rallentamento post-Covid 19.

Analizziamo più in dettaglio i punti principali del riassunto:

  • Il settore terziario del Piemonte Nord ha registrato una flessione del -0,8% nel 2022. Questo significa che il numero di imprese del settore è diminuito dello 0,8% rispetto al 2021. Il calo è stato più accentuato nel commercio, che ha perso il 2,4% delle imprese.
  • Le società di capitali hanno continuato a crescere nel terziario, con un aumento del 2,5%. Questo significa che le imprese del terziario a capitale sociale sono aumentate del 2,5% rispetto al 2021.
  • La domanda di lavoro nel Piemonte Nord è cresciuta del 4,5% nel 2022, ma il ritmo di crescita è stato più lento rispetto al primo semestre. Questo significa che il numero di nuove assunzioni nel settore è aumentato del 4,5% rispetto al 2021. Tuttavia, il ritmo di crescita è stato più lento rispetto al primo semestre del 2022.

Le ragioni della flessione del settore terziario sono molteplici:

  • Il conflitto russo-ucraino ha avuto un impatto negativo sull’economia globale, causando un aumento dell’inflazione e una riduzione della domanda.
  • La scarsità di materie prime e semilavorati ha portato a un aumento dei costi di produzione, rendendo più difficile per le imprese del terziario essere competitive.
  • L’aumento dell’inflazione ha ridotto il potere d’acquisto dei consumatori, diminuendo la domanda di beni e servizi.
  • Il rallentamento post-Covid 19 ha avuto un impatto negativo sull’economia globale, causando una riduzione della domanda.

Questi fattori hanno portato a una situazione di difficoltà per il settore terziario del Piemonte Nord, che ha registrato una flessione nel 2022.

Provincia di Verbano Cusio Ossola

Nel 2022, il tessuto imprenditoriale terziario del Verbano Cusio Ossola ha registrato una flessione del -0,8%, corrispondente a -78 unità locali.

Il calo è stato più accentuato nel commercio (-2,7%), seguito dal turismo (-0,6%). I servizi sono cresciuti (+1,2%).

La contrazione delle imprese è stata determinata dalla diminuzione delle sedi principali (-1,5%). Le unità secondarie, invece, sono aumentate.

Per quanto riguarda la forma giuridica, le imprese individuali hanno registrato una flessione (-2,7%), mentre le società di capitali hanno continuato a crescere (+3,3%).

Dal punto di vista occupazionale, la domanda di lavoro nel Verbano Cusio Ossola è aumentata del +4,8%, arrivando a coprire il 19,0% dei contratti attivati in Piemonte Nord nell’anno.

Le sole aziende terziarie del territorio hanno promosso l’avviamento di ben 20.302 nuovi rapporti di lavoro (+8,2%).

Nel 2022, il turismo ha originato il 44,0% degli avviamenti nel terziario provinciale, superando il commercio (9,3%). I servizi hanno rappresentato il 46,7%.

La forma contrattuale più utilizzata è stata quella del tempo determinato (60,3%).

Conclusioni

Il settore terziario del Verbano Cusio Ossola ha registrato una flessione nel 2022, in linea con la tendenza nazionale. Il calo è stato più accentuato nel commercio, a causa della concorrenza dei canali di vendita online. Il turismo ha registrato una crescita, grazie alla ripresa dei viaggi. I servizi hanno registrato una crescita moderata.

Analisi dei dati

Il dato più rilevante è la flessione del settore terziario, che ha perso -0,8%. Questo dato è in linea con la tendenza nazionale, che ha registrato una flessione del -0,8%.

Il calo è stato più accentuato nel commercio, che ha perso -2,7%. Il calo è dovuto alla concorrenza dei canali di vendita online, che ha portato alla chiusura di molti negozi.

Il turismo ha registrato una crescita del +1,2%. La crescita è dovuta alla ripresa dei viaggi, dopo la pandemia di COVID-19.

I servizi hanno registrato una crescita moderata del +1,2%. La crescita è dovuta alla domanda di servizi da parte delle imprese e dei consumatori.

La forma contrattuale più utilizzata è stata quella del tempo determinato, che ha rappresentato il 60,3% degli avviamenti.

Outlook Terziario Anno 2022

Outlook Terziario Anno 2022 – Presentazione Slide

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Riccardo Reina

Per qualsiasi informazione scrivere a: redazione@gazzettanovarese.it

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