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Gi impegni dell’Amministrazione provinciale per i beni patrimoniali e alienazioni

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Il presidente della Provincia Federico Binatti e il vicepresidente Michela Leoni, delegata al Patrimonio, presentano gli interventi attualmente in corso nei due edifici storici novaresi di proprietà dell’Ente.

<<Essere proprietari di un bene immobile, soprattutto quando questo ha un indiscusso valore sul piano storico e artistico, comporta il fatto di prendersene cura: ecco perché l’Amministrazione ha deciso di intervenire con una serie di opere di restauro, adeguamento degli impianti e verifiche strutturali nelle sedi di palazzo Natta, in piazza Giacomo Matteotti, e di palazzo Tornielli, in via Mario Greppi>>.

<<Da anni – commenta il presidente – si rendeva necessario un intervento di questo genere sia per la valorizzazione dei beni immobili, sia anche e soprattutto per la sicurezza degli ambienti di lavoro, a tutela dei nostri dipendenti.

Grazie alla disponibilità di complessivi 920.000 euro, fondi previsti dal decreto n. 104 del 2020 del Ministero Economia e Finanze e legati ai protocolli del Covid-19, insieme con i nostri uffici abbiamo individuato le diverse necessità e a programmare varie opere manutentive, che si concluderanno nei prossimi mesi.

Ci sembra un risultato importante, frutto di operatività e organizzazione: ringraziamo il personale del Settore Patrimonio dell’Ente, che, dimostrando grande competenza, ha saputo individuare sia le priorità, sia anche le competenze delle aziende che stanno lavorando in questo momento.

Una volta conclusi i vari interventi avremo luoghi rinnovati, ma anche e soprattutto più confortevoli e sicuri per le persone che ci lavorano>>.

Il vicepresidente Leoni ha inoltre ricordato che <<non si tratta della prima iniziativa che l’Amministrazione ha attuato a tutela del patrimonio dell’Ente: nel 2020, infatti, eravamo intervenuti in alcuni locali al piano ammezzato e al primo e al secondo piano di palazzo Natta in dotazione della Prefettura.

In una ventina di uffici, era stato realizzato un progetto, anche in questo caso curato dei tecnici della Provincia, che aveva previsto il confinamento di una parte di pavimentazione in vinil-amianto e con la posa di una sovra copertura in legno per isolare completamente l’eventuale dispersione di fibre.

In quell’occasione erano stati destinati 67.200 euro sulla base di ordinanze del Ministero della Salute e della legge 257/1992, tenendo conto del fatto che l’intero edificio, pavimentazioni comprese, è sottoposto a vincoli storico-paesaggistici, rispetto ai quali abbiamo avuto il parere favorevole della Soprintendenza.

Il progetto, atteso da anni, era stata avviato nel 2017, ma non era stato realizzato per i costi elevati e per le grandi difficoltà di organizzazione del cantiere, ma l’Amministrazione è riuscita a reperire risorse proprie per superare le varie problematiche>>.

LAVORI A PALAZZO NATTA E A PALAZZO TORNIELLI

La programmazione è stata organizzata individuando la priorità degli interventi, <<procedendo con una serie di affidamenti diretti.

Per quanto riguarda palazzo Natta – descrive il vicepresidente – sono stati destinati 320.000 euro di quelli disponibili con i fondi Covid-19 per lavori di restauro delle gelosie del quadriportico e del lato corso Mazzini a cura della Cooperativa Doc creativity, opere di tinteggiatura interna eseguiti dalla ditta “Alex Color” per contrastare l’emergenza sanitaria anche con il rinnovamento degli intonaci, la realizzazione dell’impianto di climatizzazione vrf a cura della ditta “Elettro Energy” e la verifica e la messa in sicurezza del soffitto di una stanza al secondo piano affidati all’impresa “Stangalino costruzioni srl”>>.

E’ invece di 600.000 euro la spesa per gli interventi a palazzo Tornielli, <<dove – ha aggiunto in proposito il vicepresidente – saranno eseguiti interventi di restauro e risanamento della copertura a cura della ditta “Stangalino costruzioni srl”, lavori di adeguamento ai protocolli Covid-19 affidati alla ditta “Ferri srl”, la sostituzione di unità esterne e interne di climatizzazione da parte della ditta “Dynamis srl”, interventi di restauro delle gelosie e del portone a cura della “Cooperativa Doc creativity”, opere di tinteggiatura interna, sempre in contrasto dell’emergenza sanitaria con il rinnovamento degli intonaci, a cura della ditta “Alex color”>>.

PIANO DELE ALIENAZIONI

Un cospicuo capitolo di entrate per l’Ente è rappresentato dal piano delle alienazioni di alcuni beni di proprietà che <<l’Amministrazione – spiegano il presidente e il vicepresidente – ha deciso, in quanto non più necessari da tempo, di mettere sul mercato immobiliare: questa iniziativa, di fatto, non depaupera l’Ente, dato il mancato utilizzo delle vecchie sedi dopo la contrazione delle competenze derivante dalla legge Delrio, ma anzi ottimizza la possibilità di incamerare risorse finanziarie da destinare a obiettivi e progetti attuali>>.

Rispetto al piano delle alienazioni degli immobili di proprietà provinciale è già autorizzata quella riguardante la casa cantoniera di Arona (via Vittorio veneto n. 99, comprensiva di due unità immobiliari, un alloggio e un fabbricato a uso autorimessa, per la quale è stata presentata lo scorso settembre un’offerta di 115.000 euro), il condominio in corso Cavallotti 29/31 a Novara (nel quale la Provincia è proprietaria di un ufficio di 892 metri quadri al secondo piano, cinque magazzini per 218 metri quadri e un’autorimessa da centoquaranta metri quadri: nel luglio 2021 è giunta un’offerta da 50.000 euro per l’acquisto di due posti auto) e il terreno nell’area di pertinenza del complesso scolastico di Arona (con un’estensione di 1.750 metri quadri, per il quale è stata presentata un’offerta per uno stralcio dell’appezzamento da 500 metri quadri pari a 20.000 euro).

Da autorizzare c’è invece l’alienazione dell’ufficio da 200 metri quadri al piano terra del condominio “Paradiso” in va XX Settembre n. 29 ad Arona, per il quale è stata espressa un’offerta da 100.000 euro rispetto al valore stimato di 161.000 euro.

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Riccardo Reina

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