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DRITTO PER LA PROPRIA STRADA

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NOVARA – Lo stadio è la casa di tutti; la squadra che ci gioca rappresenta la nostra città ma in certi momenti, si perdono di vista questi due particolari di enorme importanza e saltano tutti gli equilibri e le certezze. In questo momento c’è una parte che più di tutte soffre se le cose vanno male: quella parte è la curva, settore popolato dai più passionali, dai più sentimentalmente legati ai nostri colori; loro ci sono sempre, nonostante prese in giro e persecuzioni legali, il loro unico interesse è il bene della nostra città, diciamo che sono gli ultimi difensori di un confine non segnato.

Dall’altra parte invece, abbiamo una proprietà che sembra non sapere bene come funzioni questo mondo: non sappiamo se per inesperienza oppure per vera e propria mancanza di liquidità. Fatto sta, che continuano a creare confusione e caos e quello che tutti noi ci domandiamo è quale sia il vero intento di queste persone.

Perché comprare il Novara? Una squadra che sicuramente, a livello economico non presenta quelle grandi entrate, anzi, potrei dire che chi acquista una squadra simile, al 99% va in perdita, quindi qualcosa da capire ci deve per forza essere.

Non sappiamo ancora bene cosa sia successo alla Winter Banca che doveva garantire la fideiussione del Novara ed ora non è più ritenuta affidabile, strano… Di questi tempi l’affidabilità è merce rara, soprattutto se si parla di banche e agenzie finanziarie. La FIGC non ha concesso molto tempo per trovare una soluzione, pena una penalizzazione in classifica che in questo momento aumenterebbe non di poco, i problemi.

Sta di fatto, che la tifoseria si prepara ad una battaglia con la proprietà, colpevole di averne combinate non poche da quando è arrivata; tra i rimasti e le esclusioni, si fa fatica a capire chi rimane in sella. La curva pretende chiarezza, pretende verità, ma soprattutto pretende correttezza da persone che al momento corrette non sono. Di poche settimane fa, uno scontro verbale tra la curva e il presidente, con toni non molto leggeri. Giustamente, lui dice di metterci il denaro e quindi pretende di fare quello che vuole; gli ultras gli ricordano, con estrema educazione, che se compri una squadra di calcio firmi un contratto, ma non col vecchio proprietario ma con l’intera città che a modo suo, è molto legata alla sua squadra e di certo, non è legata alla famiglia Rullo.

Quando si parla del colore della maglia, dello stemma su quella maglia, ma soprattutto della città che rappresenta, bisogna lavorare con sentimento; ma non ci preoccupiamo: ci sarà sempre la curva impegnata a premiare oppure a contestare. Pur essendo una curva… va dritta per la propria strada. NOVARA SIAMO NOI!

Mauro Cigno

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