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SBAGLIATO PUNIRE TUTTI

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Non si muore solo di Covid…

L’Editoriale di Gian Roberto D’Ulisse

E’ ovviamente un parere personale che penso non tutti condivideranno, ma faccio la mia osservazione seguendo delle logiche spicciole. Non credo che i nostri governanti agiscano in malafede, ma pur riconoscendo le migliori intenzioni, secondo me stanno sbagliando, se non su tutto almeno in buona parte. Credo che per colpa di alcuni che certamente non avranno rispettato le regole, stiano punendo l’intera nazione. Non mi metto a disquisire sulla colorazione delle regioni, ma non siamo neppure alle elementari quando la maestra puniva tutti se non trovava il colpevole.

Non è giusto, né sensato e neppure logico, trattare allo stesso modo coloro che hanno rispettato le regole, invece di cercare e punire i colpevoli. Deve pagare chi ha trasgredito mentre invece qui, paghiamo tutti.

Chiudendo in maniera indiscriminata, vengono imposte sanzioni che nuocciono a chi nei mesi scorsi, cittadini e commercianti e operatori di tutti i settori, si è sforzato per rispettare le regole ed ora, magari anche dopo uno sforzo economico, si ritrova a subire imposizioni discutibilmente accettabili.

Quando fa comodo ai politici, questi si rivolgono agli italiani come a persone intelligenti, responsabili, sensibili al bene pubblico, salvo poi prendere provvedimenti, come sta avvenendo ormai da mesi, che ci fanno quasi apparire come irresponsabili, incapaci di intendere e volere ed ai quali occorre imporre divieti, sanzioni, minacce. Chi non rispetta le regole va sanzionato, è fuori dubbio, anche in maniera pesante; ho imparato che l’uomo recepisce in modo inequivocabile, quando lo tocchi nel portafoglio!

Le regole sensate vanno indubbiamente osservate: non indossi adeguatamente la mascherina? Non tieni le distanze? Crei assembramenti? Interferisci nell’ordine pubblico? Sei punibile!

Hanno messo invece tutti in punizione, perché punire tutti è ovviamente più facile, ma non saprei quanto più efficace.

Credo che chiunque, sia preoccupato per i propri cari, ma chi ha un’attività lo è anche per i propri dipendenti che spesso sono considerati quasi appartenenti alla famiglia, e poi c’è la clientela, altro componente essenziale per chi commercia o produce.

Molti nei mesi scorsi, hanno investito risorse economiche per riaprire le proprie attività e renderle sicure ed ora, è inaccettabile essere coinvolti in una punizione immeritata, sanzioni e imposizioni che per molti, potrebbe rivelarsi il fatidico “colpo di grazia”

Ritengo che molti si rendano conto che a fronte del disastro sanitario che emerge giornalmente, cammini in parallelo il disastro economico che potrebbe generare rischiose tensioni sociali e delle quali, cominciano ad intravvedersi le prime avvisaglie.

Gli italiani hanno cominciato ad assaporare la crisi e specialmente le attività commerciali ed industriali, non riusciranno a sopportare altre limitazioni e/o chiusure, perdendo introiti e valore economico.

Il timore sempre più crescente che sta divenendo certezza, lo si evidenzia quando gruppi economici stranieri, si presentano sul mercato acquisendo nostre imprese a prezzi stracciati e non voglio pensare che in questo gioco al massacro e all’acquisto da strozzinaggio, possa intervenire ed approfittare dei saldi, quell’economia sommersa ma pur sempre esistente.

Non sono né economista né politico, ma penso che occorra cambiare parecchie cose nel metodo valutativo e sul come e chi punire con limitazioni e accorti restringimenti; se è importante non morire di Covid, è altrettanto fondamentale far vivere il popolo, il Paese, o anziché la pandemia, ci ucciderà l’economia.

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