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25 NOVEMBRE: PALADINI (PD) SCIVOLA NELLA POLEMICA

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La Giornata contro la violenza sulle donne diventa un pretesto per attaccare l’assessore Chiarelli

Per il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il consigliere Sara Paladini (Pd), dopo aver aderito ad una iniziativa di tutte le donne elette nell’assemblea comunale di Novara, non ha perso occasione per attaccare ancora una volta l’assessore alle pari opportunità Marina Chiarelli, scivolando nella polemica in un giorno dove, a fare da padrone, sarebbe dovuta essere la solidarietà femminile e la coesione. Intorno all’assessore però fa subito quadrato il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia con un comunicato stampa sottoscritto da Angelo Tredanari, Edoardo Brustia, Vittorio Colombi, Michele Contartese, Ivan De Grandis, Maurizio Nieli e Daniele Andretta (movimento civico “Io, Novara”).

Abbiamo letto, tra divertimento e stupore, la polemica che il consigliere del Pd Sara Paladini ha acceso nei confronti dell’assessore alle Pari opportunità Marina Chiarelli attraverso alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa. Ci ha divertito constatare che, anche in un’occasione come quella della ricorrenza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, colei che da sempre, ama essere considerata paladina della parità, anche oggi non ha perso – e con un tempismo davvero imbarazzante – l’occasione per scagliarsi contro l’avversario politico donna, tra l’altro aggrappandosi ad una motivazione davvero inconsistente e inesistente. A darle a corollario, l’occasione per attaccare l’assessore Chiarelli, è stata l’adesione del consigliere del Pd al manifesto delle elette in Consiglio comunale in occasione del 25 novembre.
Siamo stupiti, perché non capiamo se Paladini predichi male e razzoli anche peggio, o se giochi a fare “l’amica del giaguaro”. Da una parte infatti, apparentemente senza pregiudiziali e steccati politici, aderisce a un’iniziativa ideata da un consigliere della maggioranza, dall’altra approfitta di questo fatto, per attaccare a margine, l’assessore.

Rispetto a un consigliere che vuole essere unita ad altre colleghe in una precisa battaglia (quella sacrosanta, contro la violenza sulle donne) e che di questa sua convinzione si è sempre (legittimamente) vantata, ci chiediamo se non ci sia un minimo di contraddizione nel fatto che, come spesso succede, non abbia avuto esitazioni nell’imbracciare la clava contro l’assessore Chiarelli. Visto poi che, a detta del consigliere Paladini, le sue critiche mosse in diverse sedi hanno sempre una modalità “costruttiva”, le domandiamo se non abbia per esempio, avuto lei l’idea di confrontarsi con le altre consigliere e coinvolgere anche gli assessori donne della Giunta (oltre a Chiarelli ce ne sono altre quattro!).

Questo, per dare ancora più forza anche numerica, al messaggio del manifesto trasversalmente condiviso. Invece, non solo il silenzio e nessuna azione “costruttiva”, ma anche la beffarda critica successiva, su un fatto che con il manifesto non ha, per giunta, nulla a che fare. In una Giornata nella quale sarebbero necessarie maggiore solidarietà e “sorellanza” soprattutto tra donne, questo ci stupisce, senza però sorprenderci: abbiamo assistito ancora una volta, ad una polemica inutile e sterile attuata dal consigliere del PD; una polemica disdicevole, perché basata sulla strumentalizzazione di un argomento delicato e attuale come la violenza sulle donne. L’assenza di argomenti per attaccare un assessore (donna), si commenta purtroppo da sé e, visto il perseverare, ci auguriamo non debba ulteriormente peggiorare.

Noi dal canto nostro, esprimiamo la nostra totale solidarietà all’assessore Chiarelli.

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