Economia e lavoroNewsTurismo e commercio

Lago d’Orta senza stranieri: a rischio la stagione

Condividi la notizia...

Lago d’Orta, senza stranieri inizio stagione a rischio: “Prenotazioni a picco dopo la proroga al 15 maggio delle restrizioni”.

La proroga al 15 maggio restrizioni per gli stranieri che raggiungono l’Italia – in particolare l’obbligo di quarantena – rimandano la partenza della stagione turistica sul Lago d’Orta, che per molte strutture sarà ulteriormente ritardata dopo aver “saltato” le festività pasquali, del 25 aprile e del 1° maggio per il secondo anno di fila.

Di fatto, ancora una volta  a regnare è l’assoluta incertezza con una sostanziale impossibilità di programmare il lavoro delle strutture ricettive e alberghiere:

Una preoccupazione per gli operatori, che condividiamo anche con i colleghi del Lago Maggiore e dell’Ossola” afferma Oreste Primatesta, presidente dell’Unione Turistica Lago d’Orta e vicepresidente del Distretto Turistico dei Laghi.

Al centro, in particolare, c’è il crollo di prenotazioni in occasione della Festa dell’Ascensione, “che in molti Paesi europei cui si rivolge il nostro bacino turistico è giorno festivo: parliamo di realtà come Austria, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svizzera, oltre agli Stati del nord Europa, i cui cittadini sono ovviamente scoraggiati nel raggiungere l’Italia e il lago d’Orta.

oresteCi siamo “giocati” per soli due giorni un ponte che avrebbe potuto aiutare in modo sensibile la ripartenza del turismo sul territorio… invece ci ritroviamo a parlare di un bilancio di danni che si aggrava di settimana in settimana”.

Per di più, diverse strutture non hanno ancora fissato la data di apertura:“Chi sta programmando l’apertura in maggio lo sta facendo nella più profonda incertezza. Le prenotazioni sono in ritardo, ancora i turisti non sanno come e quando potranno raggiungere il Lago d’Orta in libertà e serenità”.

Non da ultimo, preoccupa il permanere del coprifuoco alle 22, che scoraggia anche il cosiddetto turismo di prossimità: “Per chi arriva da Milano o Torino è quasi impossibile poter cenare e rientrare a casa in tempo utile. Senza contare che le temperature sono ancora molto fredde alla sera e complicano ulteriormente la situazione, come pure il rischio di pioggia che permarrà per buona parte della prossima estate, come vuole il clima che caratterizza il lago d’Orta.

In queste situazioni è molto difficile programmare anche banchetti e cerimonie, ben sapendo che non sarà possibile – come da prassi – accogliere gli ospiti nelle sale interne delle strutture in caso di precipitazioni. Alcune norme vanno riviste in nome del buon senso e di un approccio pratico alla realtà”.

Il timore comune è quindi il ripetersi del copione dello scorso anno, che ha compromesso la stagione sul nascere e messo in crisi ampi settori occupazionali:

“Le ripercussioni sono a catena e colpiscono ampi settori produttivi e del commercio: penso al comparto vinicolo, alle filiere agroalimentari che riforniscono i ristoranti, al commercio, al trasporto locale, anche lacustre.

Anche il comparto dei camping sta soffrendo gli effetti profondi della crisi. Una ragione in più per ripensare alla ripartenza ed essere uniti nel rivendicare il diritto di tutti a lavorare: lo ripeto, in sicurezza”.

A un mese dalla Pasqua e a stagione ormai iniziata, quindi, sono ancora molti i dubbi e gli interrogativi per gli stessi operatori turistici: “E’ così,, il disorientamento regna sovrano: nessuno sa cosa fare e come programmarsi.

Né le imprese, né gli stessi turisti: come detto, le prenotazioni sono ancora molto in ritardo o, comunque, da confermare.

Si lavora alla giornata, in emergenza, cercando comunque di fare il possibile per assicurare una vacanza serena sul lago d’Orta. Che, per fortuna, resta incantevole, bellissimo, accogliente e sicuro”.

Condividi la notizia...

Riccardo Reina

Per qualsiasi informazione scrivere a: redazione@gazzettanovarese.it

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: