Provincia: Il Bilancio pluriennale 2022-2024 rispetta il raggiungimento degli equilibri finanziari
Lo schema del Bilancio di previsione 2022 e del Bilancio pluriennale 2022-2024 rispetta il raggiungimento degli equilibri finanziari sia di competenza, sia di cassa secondo quanto previsto dal Testo Unico degli Enti locali.
È la premessa fatta dal presidente della Provincia Federico Binatti e dal consigliere delegato al Bilancio e Tributi Monia Anna Mazza insieme con tutti i consiglieri della maggioranza delegati ai vari settori.
“Il bilancio di previsione 2022 pareggia sull’importo di 74.045.980,86 euro, quello del 2023 sull’importo di 46.000.371,05 euro e quello del 2024 sull’importo di 42.778.337,71 euro.
Le previsioni – precisano il presidente e il consigliere – sono state inserite conformemente a quanto contenuto nel Documento Unico di Programmazione 2022-2024 appena aggiornato.
A proposito delle spese correnti, soprattutto per gli acquisti di beni di consumo e le prestazioni di servizi, sono state previste secondo l’effettivo fabbisogno dell’Ente, cercando di suddividerle in base alla necessità dei singoli servizi, nel rispetto delle disposizioni derivanti dalla contabilità economica e dai dettami e limiti della Legge di Bilancio, delle Leggi finanziarie precedenti ancora in vigore e delle Leggi di Stabilità ancora in vigore che dispongono in materia”.
Le spese per utenze sono state stimante in aumento per un importo di 1.200.000 euro.
Il tema del “caro bollette” è all’attenzione del Governo che ha comunque approvato a metà febbraio un decreto che prevede 250 milioni di aiuti anche per gli Enti locali, dei quali 50 destinati a Province e Città metropolitane”.
Per quanto riguarda il personale, “dopo diversi anni, ci sarà un notevole sforzo da parte dell’Amministrazione e ci sembra che questo sia un segnale particolarmente importante dell’attuale maggioranza, che, pur nelle ristrettezze economiche comuni agli Enti di secondo livello, è riuscita a programmare un incremento per questo particolare capitolo.
Le assunzioni sono state previste in relazione alla nuova disciplina, in relazione alla capacità dell’Ente di sostenere la spesa: sono state programmate 14 nuove assunzioni e 5 percorsi di valorizzazione interna.
Questi – hanno spiegato il presidente e il consigliere – che andranno in massima parte a compensare le cessazioni previste e, in qualche caso, andranno a rafforzare gli organici di alcuni uffici particolarmente in sofferenza. Non un semplice turn-over, quindi: da parte dell’Amministrazione c’è la volontà di procedere con il potenziamento dell’organico provinciale, fatto che consentirà di snellire e migliorare il lavoro dei settori interessati”.
A questo proposito il Dup prevede la copertura finanziaria dell’Ente di diverse figure in aggiunta alle 3 già programmate: si programmano le assunzioni di un capo cantoniere da destinare al Settore Tecnico, 6 istruttori amministrativi (dei quali uno per la Struttura facente capo al Segretario generale, uno per il Settore Ambiente, tre per il Settore Risorse e uno per il Settore Tecnico), due geometri da destinare rispettivamente al Settore Ambiente e al Settore Tecnico, tre istruttori direttivi amministrativi (due per il Settore Risorse e uno per il Settore Tecnico), due istruttori direttivi tecnici per il Settore Ambiente.
Si procederà inoltre con l’incremento della percentuale oraria fruita da un dipendente assunto con un contratto part-time al cinquanta per cento. Infine, accogliendo le istanze formulate dalla parte sindacale, verranno valorizzate 4 professionalità interne, attraverso progressioni di carriera.
Le spese in conto capitale sono per la maggior parte finanziate da contributi “anche se per circa 500.000 euro – precisano il presidente e il consigliere – sono finanziate da entrate correnti. La gestione dell’indebitamento è rispettosa delle previsioni del Tuel.
Va comunque sottolineata da parte dell’Amministrazione la scelta di proseguire nella riduzione del debito dell’Ente, che passerà nel triennio da poco più di 76 milioni al 1 gennaio scorso a 66.8 milioni al 31 dicembre 2024. Non è prevista l’accensione di nuovi mutui.
L’intenzione è di far sì che la Provincia cammini con le proprie gambe. Va tra l’altro ricordato che il Decreto Milleproroghe ha prorogato fino al 2024 la disposizione per cui le risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione di mutui, possono essere utilizzate dagli Enti territoriali senza vincoli di destinazione”.
Il presidente e il consigliere aggiungono infine che “nel corso dell’esercizio sarà necessario effettuare un attento e continuo monitoraggio delle entrate e, quando necessario, adottare gli opportuni provvedimenti di riequilibrio, soprattutto per quanto riguarda la parte corrente.
Purtroppo sono ancora molto alte le somme che la Provincia deve restituire allo Stato a titolo di contributo alla finanza pubblica: quasi 9,5 milioni di entrate proprie verranno restituite allo Stato, per un totale di 28 milioni nel triennio.
Tuttavia l’incremento dei contributi a destinazione vincolata, erogati per la messa in sicurezza delle strutture di edilizia scolastica, delle strade e dei ponti, consentiranno in ogni caso di realizzare un buon numero di interventi”.
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