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Dalla Svizzera in Italia senza tampone entro 60 km dalla residenza

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Si è creata una certa confusione, in questi giorni, con l’entrata in vigore dell’Ordinanza del Ministro della Salute del 14 dicembre che prevede l’obbligo di tampone negativo anche per i vaccinati che dall’estero entrano in Italia.

“Una confusione che ha creato forte preoccupazione nelle nostre zone di confine, dal momento che l’obbligo di tampone anche per i vaccinati avrebbe limitato gli arrivi, danneggiando le attività commerciali e gli esercizi di ristorazione, in un periodo particolarmente importante come questo delle feste – dice Massimo Sartoretti, presidente di Fipe Confcommercio Alto Piemonte -. 

In realtà il messaggio che è passato dai media non è corretto.

Fipe Confcommercio ha infatti lavorato da subito con i tecnici del Ministero per evitare che i territori di confine venissero penalizzati ed è stato raggiungo l’obiettivo, con la conferma di un’area free nella quale gli spostamenti dei vaccinati sono liberi.

Per chiarire, non soggetti all’obbligo gli ingressi in Italia per chi arriva a fare la spesa o a trovare gli amici o va al bar o al ristorante, sempre che rispettino queste tre condizioni: viaggino su mezzo privato, la permanenza non duri più di 48 ore, la destinazione non sia oltre 60 km dal luogo di residenza o domicilio o abitazione”. 

Resta naturalmente obbligatorio il possesso di green pass base o rafforzato nelle attività dove è previsto (sostituito nel caso di chi proviene da Paesi extra UE, come gli svizzeri, da certificato vaccinale o certificato di esenzione o di guarigione).

“Un aumento dei casi di positività potrebbe portare a nuove restrizioni -conclude Sartoretti-.

Ci auguriamo che non accada, ma intanto possiamo in sicurezza accogliere gli arrivi dalla Svizzera per le festività”.

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Riccardo Reina

Per qualsiasi informazione scrivere a: redazione@gazzettanovarese.it

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