RENDICONTO 2020
Raggiunto anche l’obiettivo dell’annullamento del disavanzo da riaccertamento dei residui determinato nel 2015
NOVARA – “In soli cinque anni – spiega il SindacoAlessandro Canelli – questa amministrazione ha ottenuto il risultato, il cui raggiungimento era inizialmente previsto per il 2045, di rientrare dal maggior disavanzo di quasi 15 milioni di euro da ripianare nell’arco di 30 anni e che aveva portato, tra le altre cose, il nostro Comune nel 2015, ad essere costantemente monitorato dalla Corte dei Conti.
Nel 2016 ci siamo ritrovati un bilancio sostanzialmente gravato da un piano di rientro che ora abbiamo già estinto e che genererà maggiori disponibilità sulla parte corrente per i prossimi anni, maggiori risorse finanziarie che potremo già da quest’anno utilizzare a favore di scuola e sociale.
E’ come se una famiglia fosse riuscita ad estinguere il proprio mutuo sulla casa in pochissimi anni rispetto a quanto programmato, liberando risorse per le proprie necessità. Ringrazio l’Assessore Moscatelli che con dedizione e professionalità, è riuscita a raggiungere l’obiettivo risolvendo con grande anticipo il problema”.
Oltre alle quote annue di ripiano, l’Amministrazione fino al 2019 infatti, prudentemente aveva accantonato un fondo di € 7.008.000 a garanzia dei successivi ripiani annuali. Con il rendiconto di quest’anno, si è riusciti a concludere questo percorso di accantonamento a copertura totale del maggior disavanzo, producendo addirittura un avanzo “libero” di € 2.602.000.
Il Comune di Novara non è dunque più in “disavanzo tecnico”, come negli anni precedenti.
“In questi anni – spiega l’Assessore al Bilancio Silvana Moscatelli – abbiamo lavorato per avere un bilancio in grado di sostenere realisticamente le esigenze della città e dei cittadini.
Ora, con la conclusione di questo percorso di ripiano, possiamo dire tranquillamente di avere un documento economico finanziario che ci consente fin da subito e per il futuro, di programmare ulteriori investimenti a favore dello sviluppo del territorio, delle famiglie e della comunità, specialmente in un momento così complicato come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria”.
